Nuove Regole per il Rilascio del DURC: Sicurezza sul Lavoro come Priorità

da Ceo Finance
Durc

A partire dal 2 marzo, con l’entrata in vigore del Decreto PNRR (DL 19/2024), sono state introdotte importanti modifiche riguardanti il rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC). Questo documento, fondamentale per accedere a una serie di benefici normativi e contributivi, è ora strettamente collegato al rispetto delle normative sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. In pratica, la conformità alle norme sulla sicurezza sul lavoro diventa un requisito indispensabile per ottenere il DURC.

Vincolo del Rilascio del DURC alla Conformità sulla Sicurezza

Secondo le disposizioni dell’articolo 29 del Decreto Legge n.19/2024, l’accesso ai benefici del DURC è subordinato al rispetto delle normative riguardanti la tutela delle condizioni di lavoro e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Queste normative sono individuate nel decreto del Ministero del Lavoro del 30 gennaio 2015. In sostanza, dal 1° luglio 2007, i datori di lavoro devono possedere il DURC e devono essere privi di violazioni delle normative sulla sicurezza sul lavoro per poter beneficiare delle agevolazioni normative e contributive.

Le violazioni sono considerate rilevanti solo se accertate con provvedimenti amministrativi o giurisdizionali definitivi. Se le violazioni sono in corso, sanate o già prescritte, il datore di lavoro non ha diritto al DURC.

Restituzione dei Benefici DURC per Violazioni non Sanabili

Il nuovo comma 1175 bis introduce ulteriori regole riguardanti la restituzione dei benefici DURC in caso di violazioni non sanabili. Resta garantito il diritto ai benefici nel caso di regolarizzazione successiva degli obblighi contributivi e assicurativi e delle violazioni accertate, entro i termini indicati dagli organi di vigilanza.

Tuttavia, per le violazioni non sanabili, il recupero dei benefici sarà proporzionale all’importo sanzionato e non potrà superare il doppio dell’importo oggetto di verbalizzazione. Questo principio di proporzionalità è in linea con il decreto legislativo riguardante le sanzioni fiscali e tributarie.

In conclusione, mentre la regolarizzazione delle violazioni sanabili non comporta la perdita dei benefici DURC, per le violazioni non sanabili scatta la restituzione dei benefici ottenuti grazie al DURC in regola, con un recupero massimo pari al doppio dell’importo sanzionato.

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